Antonella Chinnici
è nata a Palermo nel 1966.
Insegna da 34 anni. Ha vinto 3 concorsi ordinari a cattedra (lettere alla media, italiano e storia ai tecnici e quello di materie letterarie e latino nei licei). E’entrata di ruolo nel Settembre 1992; dopo un anno alle medie, l’anno successivo, vinta la cattedra per materie letterarie e latino, dopo un anno a Petralia Sottana, ha insegnato tre anni al De Cosmi, dieci al Vittorio Emanuele II e dal 2007 è docente al liceo classico Umberto I di Palermo. Ha 2 figli: Giulia e Giorgio a cui ha cercato di trasmettere i valori in cui crede, nonché l’amore per lo studio, la lettura e la curiosità per il nuovo. Ama infatti leggere dai classici più antichi ai grandi scrittori della letteratura italiana, europea ed americana. Oltre alla letteratura, ama scrivere. Da sempre, ha tenuto diari e annotato momenti da cristallizzare in taccuini e quaderni. Oltre alla scrittura intimista, ha scritto sulla letteratura siciliana, pubblicando assieme a due colleghe 2 volumi: L’Isola singolare e Tessere di luce. Il primo su imput del dirigente Vito Lo Scrudato e sulla scorta della legge del 9 Maggio 2011, edito dal Liceo “Umberto Primo”. Il secondo, è un ampliamento notevole della prima ricerca. Ha scritto sempre con le coautrici del primo volume e in quest’ultimo, come nel precedente, si trova un contributo del Preside Vito Lo Scrudato. Dunque, all’Umberto, ha avuto la fortuna di vivere il ruolo della docenza, coltivando sempre studio, aggiornamento e ricerca. Oltre alla scrittura e alla lettura, ama viaggiare, rapportarsi con ciò che è diverso, lontano o altro dal suo mondo. Pensa che viaggiare contribuisca molto ad ampliare i propri orizzonti e allarghi la mente, sottraendola ad atteggiamenti di asfittico provincialismo o etnocentrismo culturale.