Il tempo delle donne

Spicilegia

Il tempo delle donne

Questa nostra è l’epoca delle  donne. Anche se il nazionalpopulismo autoritario di Vladimir Vladimirovič Putin  e l’islamismo, sunnita, fondamentalista e combattente di  Ḥamās tentano di riattualizzare in Europa e nel Mediterraneo l’idea della guerra come strumento decisivo per forgiare la Storia, il nostro non è più il momento degli squilli di trombe, del “Dulce et decorum est pro patria mori”, della pandemia, né della lotta democratica contro l’autocrazia. Istanze tutte ancora presenti nella realtà contemporanea, ma non caratterizzanti ed esclusive.  Se vogliamo ridisegnare i perimetri del nostro pensiero,  reinventarci il prisma dell’immaginazione, progredire, vivere tutti in modo più ricco, complesso, profondo  e significativo, l’estromissione universale delle donne, proscritte, soggiogate, sminuite, violentate da secoli,  da Aristotele fino a Schopenhauer, a Nietzsche, a  Freud a ieri, oggi deve andare in soffitta, vergognosamente sepolta in piccionaia. La contemporaneità è il tempo delle donne. Vivificare gli spazi di dialogo, creatività, singolarità implica un nuovo sentire, un cambiamento profondo nelle coscienze maschili. La libertà è consapevole responsabilità, dunque non può essere declinata solo attraverso scorciatoie, aspirazioni, rivendicazioni, ma si raggiunge prima e meglio al plurale, se si stringono alleanze, se uomini e donne si attivano insieme. all’interno del grande anello delle libertà comuni. Non basta un istante per acquisire nuovi diritti, per farsi capire, per finalizzare obiettivi, per costruirsi un futuro, per vestire maggiori spazi di libertà. Un’Età della libertà delle Donne nel segno  dell’ἔρως’ e dell’ Αἰδώς, Joycianiamente essenziali. “Colpevoli delle guerre sono gli uomini con le loro follie” ci ammoniva Aristofane nella sua “Lisistrata”, che starebbe bene non solo sul comodino di Putin e di Ismāʿīl Haniyeh, ma anche di Bibi Netanyahu di Volodymyr Zelens’kyj,  per far ricordare a tutti che “l’oscurità ingoia i rapidi bagliori” ed esistono tante vie per un futuro di pace nella libertà per i loro popoli e nel mondo.

Enzo Randazzo

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