Il benessere aziendale è… geniale!
Benessere aziendale? Sembra quasi un non senso.
Si è mai sentito parlare di stare bene mentre si è in un’azienda, magari lavorandoci, stressandosi tra competitività, ore di lavoro estenuanti, ambienti poco familiari e persino trascorrendo proprio lì più ore durante la giornata?
Eppure la tendenza è proprio quella di creare delle condizioni di benessere all’interno delle aziende, industrie ed uffici dove per motivi lavorativi si è costretti a trascorrere diverse ore del giorno, forse anche di più di quelle che si trascorrono a casa propria.
Guardiamo un po’ l’evoluzione nel tempo di questo concetto nuovo.
L’interesse per il benessere dei lavoratori ha avuto il suo timido accenno negli anni ’30, quando per i datori di lavoro la sicurezza in fabbrica iniziava a diventare una realtà da affrontare. Con la nascita del movimento delle Human Relations si è data sempre maggiore importanza all’aspetto umano e al connesso benessere mentale, oltre che fisico.
In seguito, negli anni ’80 è stato introdotto il concetto di wellbeing (benessere), inteso, non più come assenza di malattia ma, proprio come completo stato di benessere fisico e mentale.
Il concetto di wellbeing aziendale, come definito dal Miur, rappresenta “la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori che operano al suo interno”.
Pertanto, ne discende che il wellbeing aziendale non è soltanto un atto di responsabilità sociale, ma un vero e proprio investimento strategico in una visione di sostenibilità del business.
Quindi, potremmo affermare che attenzionare il benessere organizzativo non è più facoltativo ma è diventato ad oggi un elemento importante e significativo per il successo di un’azienda, creando degli spazi dove i dipendenti possano lavorare serenamente e crescendo professionalmente senza sacrificare la loro vita.
Chi ha detto che per avere successo bisogna lavorare tanto? Piuttosto bisogna lavorare bene nel tempo giusto, consono e adatto ai lavoratori.
Pertanto, l’attenzione si sposta sulla qualità del tempo che si trascorre in azienda, perché è questa la chiave del successo aziendale. Se i lavoratori stanno bene, lavorano bene e l’empowerment delle risorse umane determinerà la crescita del business aziendale.
Il benessere aziendale inoltre influenzerà creatività ed efficienza della società e anche dei dipendenti sempre più motivati e soddisfatti, più produttivi e più fidelizzati all’azienda stessa.
Ma vediamo nello specifico quali azioni possono esser poste in essere per raggiungere l’obiettivo del benessere aziendale.
Si possono proporre 6 azioni utili:
- Salute e sicurezza sul lavoro, includendo programmi di wellness fisico con la possibilità di utilizzare palestre interne, corsi di yoga ma anche forme di supporto psicologico come il counseling o la presenza in azienda di uno psicoterapeuta aziendale.
- Comunicazione e feedback, sia formali sia informali, all’interno dell’azienda per valorizzare i punti di forza ma anche per migliorare e potenziare altre capacità individuali e di gruppo.
- Diversità e inclusione, ovvero promuovere il rispetto delle differenze individuali, considerandole un essenziale strumento per ottenere una varietà di punti di vista e di idee creative, utili per una crescita individuale ed un continuo confronto costruttivo.
- Work life balance, in altre parole il mantenimento di un sano e sostenibile equilibrio tra lavoro e vita privata, come l’attuazione di orari flessibili, remote working, smart working, adeguati periodi di ferie. I benefici che ne possono discendere sono riduzione dei livelli di stress e riduzione del fenomeno dell’assenteismo.
- Soft skills e doti di leadership, al fine di incoraggiare lo spirito d’iniziativa, dove i lavoratori possano sentirsi apprezzati e valorizzati e, al contempo, accrescere la propria autostima, inoltre in questa circostanza si assisterebbe a un aumento del senso di responsabilità ed ad un crescente senso di appartenenza al gruppo azienda.
- Tecnologie e strumenti, introducendo tecnologie digitali si elevano i livelli di efficienza, riducendo le possibili distrazioni, utilizzando al meglio il tempo e ottimizzando l’energia dei dipendenti, così sempre meno stressati.
In conclusione non resta che affermare che il mondo sta cambiando, anzi è in continua evoluzione e le aziende, le società, tutte quelle imprese che vogliono primeggiare nel mercato sempre più competitivo, hanno capito che investire nel capitale umano è l’unica manovra vincente che potevano adottare.
Dunque, come immagino il prossimo futuro?
Migliore, proprio perché vista la crescente attenzione, verranno sempre più proposti ambienti di lavoro a misura d’uomo, in cui tutti possano crescere professionalmente, stimolando la forza lavoro, favorendo un importante senso di produttività e la propensione al lavoro di squadra che, si sa, consente di raggiungere più ampi e duraturi obiettivi.
Il wellbeing aziandale è proprio un’idea geniale!
Federica Dolce