La conquista della felicità

Chi di voi non ha desiderato anche per un solo attimo essere felice?

La conquista della felicità è un lungo percorso, a volte ci vuole un’intera vita per raggiungerla, a volte, invece, si trova semplicemente nelle piccole cose di ogni giorno che ponendo maggiore attenzione ci accorgiamo di avere.

Si tratta, pertanto, di un tentativo di individuare concretamente una via verso una profonda e consapevole serenità, raggiunta e conquistata.

La felicità può durare un attimo se fortuita e occasionale ma altresì, se costruita giorno dopo giorno, può essere duratura, solida e apprezzata per lungo tempo.

Bertrand Russell nel suo libro propone alcuni ingredienti necessari per la ricetta della felicità come ad esempio autonomia di giudizio, rispetto delle opinioni altrui, solidarietà e pari opportunità per tutti.

Dunque, si tratta di una filosofia di vita, un modo di affrontare giornalmente le sfide che la vita ci propone, un atteggiamento positivo e propositivo che possa condurci alla consapevolezza di una serenità che altro non è che la felicità.

Famosa è la frase: ”La felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire e forse non riusciremo mai a raggiungere”, pronunziata nel film La ricerca della felicità dal protagonista Will Smith, il quale dopo diverse difficoltà per superare lo stato di povertà, ottiene il lavoro tanto agognato e a vivere il suo momento di felicità che inevitabilmente e finalmente lo condurrà verso una vita migliore.

Ma in realtà cos’è la felicità?

Secondo filosofi e scienziati è una condizione di benessere, è un insieme di sensazioni ed emozioni di corpo e mente che ci danno gioia e serenità in alcuni momenti della vita. Proprio per la sua assoluta individualità, la felicità si contraddistingue per essere meramente soggettiva, quasi una ricerca individuale di ciascun individuo che cerca e trova la sua dimensione di felicità.

Ad esempio: per Leopardi forse è stata una ricerca vana, che non l’ha mai condotto ad una condizione di seppur breve felicità, incentrando la sua vita in un pessimismo cosmico;  invece per Epicuro come per Seneca la felicità nasce dal togliere, non dall’accumulare, in particolare si eliminano uno a uno gli strati che ci avvolgono, finché si arriva al cuore dell’umano, e, solo allora diventa chiaro ciò che serve per essere felici (molto poco) e per diventare, allo stesso tempo, delle persone migliori; per Freud, invece, ciò che nell’accezione più stratta prende il nome di felicità discende dal soddisfacimento, improvviso ed inaspettato, di bisogni compressi e, altresì, per la sua stessa natura e definizione è possibile  solo se considerato un fenomeno esclusivamente episodico; in conclusione per Oscar Wilde la felicità non è avere quel che si desidera ma desiderare ciò che si ha.

Richiamando nuovamente il filosofo Russel, il capito decimo del suo libro” La conquista della felicità” viene intitolato in un modo molto interessante, ovvero è un interrogativo che l’autore del libro rivolge al lettore ormai interessato: È ancora possibile la felicità?

In particolare la felicità definita fondamentale, dipende più di qualunque altra cosa da ciò che si può chiamare un cordiale interesse per le persone e le cose.

Ecco che infine B. Russel per non lasciare in sospeso i lettori e per dare un barlume di speranza, dispensa loro il segreto della felicità: “ fate in modo che i vostri interessi siano il più possibile numerosi e che le vostre reazioni alle cose e alle persone che vi interessano siano il più possibile cordiali anziché ostili

Tutto qui? Ebbene sì. La felicità risiede quindi nelle piccole cose della nostra vita, nella gioia di vivere, nel lavoro che scegliamo di svolgere, nei nostri cari affetti… basta avere cuore e occhi attenti a vedere queste piccole cose, per custodirle e da esse ricavare la nostra felicità.

Per Aristotele l’uomo felice è colui che dedica tutta la sua vita alla conoscenza del sapere (e già solo per questo è ampiamente condivisibile il suo pensiero), ma non solo, infatti per l’uomo il riuscire ad essere sé stesso è la vera felicità!

Ditemi voi se questo non è geniale!

Federica Dolce

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *