Benedetta Cappa Marinetti – un’artista futurista
Sebbene nei primi anni del Novecento le donne non avevano “ uno spazio tutto per sé” e tanti pregiudizi gravavano sull’intellettuale – donna sia nell’ambito letterario che artistico , Benedetta Cappa , donna eclettica e figura di grande spicco nell’ambito del futurismo siciliano, sfidò l’ipocrisia borghese e l’opinione pubblica assumendo un atteggiamento coraggioso e anticonformista per realizzare il suo sogno artistico.
“ Benedetta , mia uguale non discepola “ cosi si espresse Filippo Tommaso Marinetti sottolineando la genialità creativa di Benedetta Cappa che ha lasciato la sua profonda impronta artistica nella città di Palermo con le cinque grandi tele che adornano le pareti dell’ampia Sala Conferenze del Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni , inaugurato il 28 ottobre 1934 . Le tele , appositamente commissionate, già con i loro titoli inneggiano alla velocità, al dinamismo , ai nuovi mezzi di comunicazione , alla tecnologia . Ecco allora Sintesi delle comunicazioni ferroviarie , Sintesi delle comunicazioni marittime, Sintesi delle comunicazioni aeree, Sintesi delle comunicazioni radiofoniche, Sintesi delle comunicazioni telegrafiche e telefoniche , in cui si evidenzia una ricercata struttura compositiva di tempere ad encausto soffuse da una delicatezza cromatica che connota la tecnica pittorica dell’autrice .
Donna moderna , libera, anticonvenzionale , con una fortissima personalità , Benedetta Cappa Marinetti s’impose all’attenzione pubblica per la sua autodeterminazione , la sua genialità artistica che si riversò nell’ambito letterario , scenografico , pittorico, grafico, in linea con lo spirito poliedrico del movimento d’avanguardia . “La mia arte pur partendo dalla realtà non è mai verista e se ne allontana in uno sforzo di sintesi, di astrazione e di fantasia” disse di sé l’artista . Nata a Roma il 14 agosto 1897 , spinta da un precoce interesse per la pittura , ereditato dalla madre, comincia a frequentare lo studio di Balla dove incontra Filippo Tommaso Marinetti , fondatore del movimento d’avanguardia futurista , che sposa nel 1923 e dalla cui unione nascono le figlie Vittoria , Ala , Luce. Pur vantando la sua autonomia da protofemminista, Benedetta riuscì a coniugare vita privata e pubblica dedicandosi con impegno al ruolo di moglie, di madre, di artista e di manager del gruppo. Il suo incontro con Marinetti , peraltro, darà inizio ad un sodalizio artistico che ridefinirà il ruolo della donna all’interno del movimento futurista . Come scrittrice esordisce nel 1924 con il romanzo di genere autobiografico dal titolo Le forze umane accompagnato da diciannove disegni o “ sintesi grafiche” come le ha definite l’artista , raffiguranti lo scandaglio dei suoi stati d’animo e dei conflitti interiori . Nello stesso anno si cimenta nell’ambito pittorico con Velocità di motoscafo e Luci+ rumori di un treno notturno , esposti nel 1926 alla XV biennale di Venezia , da cui si enuclea la sua sperimentazione sinestetica di impressioni visive, sonore e tattili con assemblaggi sperimentali nella scelta delle tecniche pittoriche , permeati tuttavia dall’armonia del disegno e da rarefazione cromatica . Nel 1930 la sua opera Ritmi di rocce e mare è il primo dipinto realizzato da una donna ad essere pubblicato in un catalogo della Biennale di Venezia .
Velocità di motoscafo, 1934 , olio su tela
Nel dipinto Velocità di motoscafo , in particolare , lo spettatore è attratto dalla sinuosità delle onde verso l’alto, provocate dal passaggio del motoscafo che creano un effetto dinamico circolare policromatico ,con varie sfumature triangolari del blu del mare e del giallo dei raggi solari che si rifrangono emettendo strie di luce simili a pietre preziose incastonate l’una vicino all’altra . Alla fine degli anni Venti Benedetta si dedica alla ceramica lavorando sia a Faenza che ad Albisola e alla progettazione di vetrate policrome ; cura per Marinetti i bozzetti di scenografia di tre lavori teatrali “ I prigionieri e l’amore”(1926), L’oceano del cuore (1928), Simultanina (1931) e, dopo un viaggio in Africa con il marito nascono i suoi quadri “ coloniali” con i quali partecipa alla XVII, XVIII,XIX, XX Biennale di Venezia , alla I E III Quadriennale di Roma dando alle stampe, nel contempo, il suo secondo romanzo Viaggio di Gararà . Nel 1931 firma con Marinetti, Depero, Balla, Dottori, Prampolini, Filia, il Manifesto dell’aeropittura, ambito nel quale si distingue per il suo ritrarre paesaggi in volo con una ricercata trasfigurazione lirica . Grazie ai numerosi viaggi compiuti con Marinetti in Brasile, in Argentina , in Egitto, realizza opere che raccontano le sue esperienze in aereo come Aeropittura di un incontro con l’isola (1935/36) , Prendendo quota a spirale (1932), Cime arse di solitudine(1936) in cui le prospettive mutevoli del volo sostituiscono quelle terrestri e ,alla velocità della macchina ,esaltata dal primo futurismo, si sostituisce l’aereo ,ideale per un’ esperienza di libertà e di spazio infinito .Benedetta ama ritrarre dall’alto , in particolare, il tema del mare e dell’azzurro associato all’inconscio , avvolgendoli di colori tenui e di una luce nitida che valorizza i volumi . Un altro esempio straordinario di aeropittura futurista è costituito dalla già citata serie di cinque pannelli ,siti presso il Palazzo delle Poste a Palermo, intitolata Sintesi delle comunicazioni , che celebrano le cinque comunicazioni terrestri, di mare, di radio , di aria, telefono e telegrafiche .
Sintesi delle comunicazioni aeree, ad es., è tra le più visionarie raffigurazioni della Sala . Nel dipinto un’ala di un aereo messa in primo piano sovrasta le nuvole dove si scorge un paesaggio roccioso , mentre la terra , vista in lontananza ,si riduce a un piccolo conglomerato di abitazioni private , di laghi, di fiumi . Palese la lettura che si enuclea dalla tela e cioè che le comunicazioni non si svolgono più a terra ma in cielo dove si prospetta tutta una gamma di nuove possibilità non sempre qualificabili.
Gli altri quattro dipinti mostrano una nave commerciale, un’altissima antenna metallica, un’imponente autostrada e una serie di onde radio che si espandono in un paesaggio moderno . Nel 1935 pubblica il suo terzo romanzo Astra e il sottomarino in cui, in contrapposizione all’aeropittura , indaga le profondità marine . Artista totale , Benedetta ebbe il merito di aver fatto conoscere il Futurismo a livello internazionale , promuovendo mostre anche dopo la morte di Marinetti avvenuta nel ’44 e intrecciando buoni rapporti con la cultura americana per l’istituzione di un centro di studi dedicato all’opera del marito e al suo movimento . Muore a Venezia il 15 maggio 1977 e viene sepolta a Milano accanto a Marinetti .
Mariza Rusignuolo