Recensione dell’Agenda 2024

La poesia è la più sublime arte dell’anima che si spoglia dei propri orpelli e si mostra nuda al mondo ergendosi oltre l’umana esistenza. L’anima attraverso la poesia riesce ad esprimere ciò che ha di più recondito regalando emozioni che sono universali e mai personali anche quando sono frutto del proprio vissuto.  E’ in questo sentimento di universalità che la poesia diventa strumento di unione fra i popoli nella misura in cui il suo essere universale racchiude le ombre e la luce di ogni essere umano  L’ombra prepara lo sguardo alla luce diceva Giordano Bruno . In queste poche parole  è contenuto il concetto stesso di poesia senza  l’ombra non potremmo comprendere il senso e la bellezza della luce. Inoltre è da sottolineare che  la poesia  è urgenza , è tormento e serve a chi la scrive per liberarsi anche di ciò che lo opprime. Spesso rasenta una dimensione patologica , non dà gioia e non si vive per la poesia ma è un miracolo, un prodigio, un’intima alleanza con ciò che è destinato a passare ,  a divenire , a tutto ciò che ha una durata limitata nel tempo  e per questo c’è dentro la poesia un mistero di fede.  Come afferma Milo de Angelis “ Non si scrive ciò che sai ma cominci a saperlo scrivendo. Non si scrive ciò che si ricorda ma si comincia a camminare nella memoria attraverso i sentieri della parola, che ci conducono in luoghi inattesi e insperati.  La poesia è una forma di conoscenza legata allo svelamento. Non alla fondazione di un linguaggio, ma allo svelamento di un mondo precedente. La poesia rivela qualcosa che già c’era prima di noi. Per questo la poesia è tanto legata al ritorno, come ci insegnano Leopardi e Pavese. I luoghi che abbiamo amato ci parlano, si rivolgono a noi, proprio a noi, solo a noi, fanno cenni, sorridono come delle donne, sono donne. I luoghi sono vivi, sono creature, hanno una voce. E ci chiamano, ci chiamano a sé, ci chiamano a giudizio: e noi, là, dove ci viene indicato, andiamo.” Quando si scrive si viene colti da un momento estatico, come se qualcuno guidasse la tua mano e il tuo pensiero . Il poeta non è mai inchiodato a un tempo, e l’agenda 2024 ne è la  prova nel proporci poeti classici e contemporanei,  entrambi parlano dell’uomo, delle sue cadute, del suo tormento, della natura di emozioni, di sentimenti. Come si legge nella presentazione alla raccolta, curata da Elena Saviano, il progetto nasce nel 2013 e coniuga in un connubio di corrispondenze poetiche versi di poeti contemporanei  con poeti classici. I temi trattati sono comuni a tutti gli autori, sia contemporanei che classici, l’amore, il tempo che passa, la caducità della vita e delle cose terrene, la bellezza del creato e delle sue manifestazioni, il rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato, la nostalgia per le gioie passate, sono temi di ogni tempo e senza tempo.  

La poesia è di tutti i tempi  di ieri, di oggi e del domani. La poesia non può essere catalogata ad un tempo, ma vive e basta..

Nel momento in cui scrivi è come se qualcosa o qualcuno ti spingesse a mettere su un foglio di carta ciò che tu stesso non sai di conoscere, di voler dire, eppure succede che scrivi ciò che è sepolto nel tuo io , di cui non si ha coscienza né si pensa di poter dire. Leggendo le poesie dell’agenda non ho potuto fare a meno di notare che uno degli argomenti più trattato è l’amore,  lo struggimento interiore, anche se molte poesie sono dedicate alla natura, all’universo che ci circonda . Il linguaggio poetico permette la comunione profonda fra i popoli al di là delle differenze apparenti, crea ponti fra culture diverse e fra vissuti in epoche diverse perché la poesia non ha confini, il suo spirito vive per sempre e la sua voce cavalca i millenni. Leggendo l’agenda, nell’alternarsi di poeti contemporanei e poeti classici ho avuto la sensazione, soprattutto, per gli argomenti trattati e a tratti per l’uso del linguaggio, che ci fosse un continuum  fra di loro soprattutto con i poeti classici più vicini a noi come Garcia Lorca, Hermann Hesse.

Ciò avviene perché il poeta di ogni tempo e di ogni luogo ha sempre affidato alla poesia la verità, la propria ombra, i propri segreti ,la parte più essenziale della propria vita riportando il tutto all’origine a quel filo nascosto che guida la sua mano inconsapevole eppure cosciente di svelare la parte più nascosta del proprio cuore. Ecco cosa unisce i vari poeti dell’agenda, questo filo che li ha guidati verso noi che ci ritroviamo in loro. L’agenda poetica Tempo di Poesia 2024  è stata curata dalla poetessa Elena Saviano e gode del patrocinio gratuito, per la pubblicazione della stessa,  dell’Associazione socio-culturale Cycnus. Obiettivo di Elena Saviano, nel proporre l’Agenda, è stato, grazie alla collaborazione dei poeti inseriti, di rappresentare un modo per ricondurre al centro della cultura il vero senso della poesia nell’incontro con l’altro. Un’Agenda che, secondo il proposito di Elena Saviano, a fine anno diviene un libro antologico da conservare e rileggere quando se ne ha voglia.

Rosa Maria Chiarello

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