Le nuove opportunità per gli scrittori esordienti.

È in declino, se non scomparsa del tutto, l’immagine del romanziere che vive isolato senza concedersi alcuna distrazione. Oggi il libro del secolo si scrive frequentando i social, o anche: la popolarità di uno scrittore comincia sui social. La dimostrazione più eclatante viene dal caso di Michela Murgia. Sul suo blog, al tempo anonimo, si imbatterono per caso “quelli” della ISBN, la casa editrice fondata da Luca Formenton. 

Massimo Coppola, uno dei soci della CE, intuì subito che negli scritti postati dalla sconosciuta Murgia c’era tutta la potenzialità di un romanzo e da lì a poco nacque Il mondo deve sapere (divenuto in seguito film), il primo libro di colei che sarebbe diventata una tra le più apprezzate scrittrici contemporanee.   

Detto questo, oggi voglio parlarvi delle strade che un esordiente può, anzi deve percorrere sperando di farsi notare da una casa Editrice, nonché dai lettori in generale.

A tal fine, c’è poco da fare: un minimo di esibizionismo ogni aspirante scrittore, per necessità, devo covarlo.

Partiamo dal principio che anche il più riottoso, il più timido, perfino il più insicuro e introverso ha bisogno di valutare il proprio talento. Approcciarsi dunque alle piattaforme letterarie è il modo migliore, ai giorni nostri, per mettersi alla prova. Sottoporsi al giudizio di un pubblico sincero e vario, sia per gusto personale che per diverso grado di preparazione, permette di capire molto delle proprie potenzialità. Arrivare al pubblico di lettori è l’unica dote che serve a uno scrittore; e dove scoprirlo se non in una piattaforma letteraria? Gli iscritti sono migliaia, e ognuna di queste, a margine di sicurezza, chiede che i commenti (positivi o negativi) siano onesti e circostanziati. Dispensatori di critiche gratuite o complimenti infondati vengono rapidamente estromessi.

In ogni piattaforma che si rispetti sono presenti figure di spicco del mondo letterario, oltre ai già citati editori, a caccia di nuove voci, troviamo editor di professione, sceneggiatori, scrittori affermati, insegnanti di lettere, grafici, perfino dei legali cui sottoporre, per ottenere consigli, le proposte editoriali ricevute. Insomma una community che offre gratuitamente tutta una serie di opportunità e informazioni fondamentali.

Questa realtà si è consolidata negli anni e oggi, più che mai, le piattaforme letterarie sono riconosciute quali fucine di nuovi talenti. Una di queste è la Open Edizioni, per inteso, una tra le migliori piattaforme letterarie per la qualità di testi pubblicati, per interazione e molto altro. Nel gestire la piattaforma, la Open offre il proprio spazio dove chiunque può pubblicare i propri racconti o serie a puntate (stile fiction), indice piccoli concorsi e pubblica la rivista LibriCK. Tutto ciò, in ogni caso, è l’orientamento generale di ogni piattaforma letteraria che si rispetti.

Tra le più note, oltre quella appena citata, troviamo: InterTwine e Wattpad, ma l’elenco potrebbe continuare ad oltranza. Alcune nascono si ingrandiscono a dismisura e poi si scompongono, magari per sopraggiunta difficoltà nella gestione o chissà che altro; così come è accaduto alla piattaforma Writer’s Dream, una tra le più grandi realtà italiane, con circa 16.000 iscritti, e dalla quale è nata, grazie a un ristretto gruppo di volontari che facevano parte del vecchio staff, la piattaforma Costruttori di Mondi (oggi 1.650 iscritti). Quest’ultima, più di sempre, cura i laboratori di scrittura con Contest a tema spronando i partecipanti a cimentarsi in generi diversi, i testi ritenuti più validi vengono pubblicati sulla rivista letteraria Distruttori di terre, fondata da Giulia Ciccotti (fondatrice anche della omonima Casa editrice). L’attività della piattaforma però non si ferma a questo, oltre allo spazio per pubblicare i propri racconti, sceneggiature, testi teatrali e via discorrendo, gli utenti troveranno informazioni su case editrici, nuove tendenze di scrittura, recensioni di libri e tanto altro. 

Possiamo quindi affermare, senza il timore di essere smentiti, che le piattaforme letterarie offrono: formazione e informazione.

Non ultimo, il dato che vale la pena sottolineare, è lo scambio culturale tra utenti di tutte le regioni (anche dall’estero) ampliando e arricchendo la conoscenza di ogni singolo autore. 

La nuova realtà creata dalle piattaforme letterarie, di fatto, sta stimolando gli autori alla creazione di testi brevi, rivalutando così il racconto quale forma narrativa un tempo ritenuta fanalino di coda della letteratura; ma questo tipo di narrazione riuscirà mai a surclassare il romanzo?

Poniamo qualche domanda a chi fa parte dello staff di Costruttori di Mondi.

Chiediamo a Marcello Nucciarelli, editor di professione (ex libraio, oggi affermato autore di gialli): Lei, che da anni fa parte delle piattaforme letterarie, da editor ha avuto modo di sondare e valutare la scrittura contemporanea, sa dirci quali sono i pregi e i difetti più comuni? 

Nucciarelli: Tra i pregi quello più evidente è la ricerca di originalità: oggigiorno molti autori si sforzano di costruire trame e personaggi innovativi. Tra i difetti segnalo l’uso eccessivo di figure retoriche quali la metafora e la sinestesia. 

Domanda: Nella creazione esponenziale di racconti c’è la possibilità di un cambiamento di rotta riguardo alla preferenza tra racconto e romanzo?

Nucciarelli: Non da noi, perlomeno. Gli italiani amano i romanzi, perché desiderano appassionarsi alla vita dei personaggi. È l’esperienza dei miei trent’anni passati in libreria e mi sembra che nulla sia cambiato. E nemmeno credo cambierà.

Racconto e romanzo sfruttano tecniche narrative molto diverse e richiedono competenze specifiche. Molti autori sperimentano entrambe le strade, ma quasi sempre finiscono per prediligere quella più consona alla propria indole.

Per concludere: La scoperta del proprio talento è qualcosa di unico che sorprende noi stessi in primis; la genialità di chi ha messo in campo le piattaforme letterarie ci ha dato una grande mano. 

Auguriamoci che l’intelligenza artificiale non ci privi mai di questa splendida magia. 

Adelaide J. Pellitteri

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